Nuova cantina per Mandrarossa Winery. La struttura, nel cuore del Menfishire – nome col quale viene indicata la zona di Menfi, in provincia di Agrigento – si estende per 700 metri quadri, su più livelli.
Gran parte dell’edificio risulta celato nel pendio naturale. Nel cuore di una Sicilia del vino tutta da scoprire, Mandrarossa può contare su una nuova barricaia, due sale degustazione, un wine shop e una terrazza.
L’affaccio è sulla natura selvaggia e sul mare incontaminato di Menfi, Bandiera Blu da 22 anni. In realtà, l’intera costruzione è stata pensata e realizzata come “terrazza”. Tre piani quasi completamente nascosti nel terreno. All’esterno, un basamento colorato orientato a sud ovest, dove poggia il corpo rettangolare con tetto inclinato.
DALLA BARRICAIA ALLA SALA DEGUSTAZIONE
È il livello più alto della struttura, custode della zona di accoglienza e del wine shop. Da qui inizia un percorso sospeso in passerella, a quota intermedia. Il visitatore viene condotto attraverso gli ambienti della bottaia (15 botti da 50 ettolitri e 100 barrique) e delle due zone dedicate a riserva dei vini.
Si arriva quindi nella sala degustazione, con due grandi aperture. Un punto funzionale e al contempo panoramico, con vista tra il mar d’Africa e le verdi colline di Menfi, dove sorgono i vigneti di Mandrarossa.
Materiali e colori interagiscono in simbiosi con il paesaggio naturale circostante. Il legno riveste i volumi della sala degustazione. I pigmenti naturali richiamano l’ocra delle perfette geometrie dei fazzoletti di terra che si distendono a perdita d’occhio.
La copertura è un tetto giardino, in un continuum collinare dove sono state messe a dimora essenze tipiche della macchia mediterranea, con piante ad alto fusto che da terra, come fondale e quinte naturali, si elevano a protezione esterna.
L’ECOSOSTENIBILITÀ
L’edificio ipogeo della nuova cantina Mandrarossa, scavato nel terreno, ottimizza l’uso della radiazione solare in ogni periodo dell’anno. Le facciate a sud sono protette da uno sporto ligneo della copertura, che favorisce l’ingresso dei raggi solari nel periodo invernale e lo impedisce in quello estivo.
Il tetto giardino costituisce una coibentazione naturale delle superfici orizzontali, grazie allo strato di terra che ospita la vegetazione. L’uso di materiali naturali come il legno per tutto il rivestimento della zona di accoglienza diminuisce l’emissione di CO2. Tutti gli impianti della cantina sono alimentati dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.
[metaslider id=”58541″]
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Gruppo Branca presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023
- Zenato smentisce Il Sole 24 Ore: «La cantina non è in vendita»
- Riduzione accise birra: sì dalla Commissione Agricoltura
- Masi Agricola, Fondazione Enpaia compra altre quote dei fratelli Boscaini
- Dealcolazione: AssoDistil contro produttori di vino sulle accise dell’alcole residuo
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.